Il mondo del trasporto di merci e persone sta attraversando una fase di profondo cambiamento, guidato da una combinazione di innovazione tecnologica, trasformazione culturale e la crescente consapevolezza del suo impatto ambientale. Queste tendenze, che stanno plasmando il modo in cui le merci vengono spedite e le persone si spostano, troveranno un punto di convergenza nella seconda settimana di maggio a Fiera Milano, grazie alla contemporaneità di Transpotec Logitec, evento leader in Italia per l’autotrasporto e la logistica, e NME-Next Mobility Exhibition, manifestazione dedicata a mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie per un sistema di mobilità collettiva sostenibile: due manifestazioni distinte ma che condividono interessanti punti di contatto, primo fra tutti una nuova sensibilità verso l’ambiente che invita ad uno sforzo comune.
Se pensiamo che il settore del trasporto è responsabile del 24% delle emissioni dirette di CO2, ovvero di 8 miliardi di tonnellate di emissioni totali (Fonte: United Nations. Sustainable transport, sustainable development. Interagency report for second Global Sustainable Transport Conference 2021) e per raggiungere gli obiettivi indicati dalla Comunità Europea, cioè Zero Emissioni Nette entro il 2050, le emissioni dei trasporti dovrebbero diminuire di oltre il 3% all’anno entro il 2030, l’obiettivo è davvero sfidante.
Sicuramente alcuni fattori sono fondamentali nel percorso verso il cambiamento. C’è la tecnologia, che da una parte supporta la ricerca di motorizzazioni alternative e innova la logistica efficientando i processi e, dall’altra, attraverso l’analisi dei big data consente di ottimizzare il trasporto e minimizzarne l’impatto ambientale.
Ma quello che è davvero necessario per superare gli assetti dell’attuale sistema è un cambio di paradigma e comportamenti che si sintetizza della strategia ASI, sigla che rappresenta i tre approcci con cui rendere la mobilità sostenibile: Avoid (evitare), Shift (spostare) e Improve (migliorare). Si punta, infatti, ad evitare o comunque ridurre l’esigenza di spostarsi, accorciando le distanze tra residenze e luoghi di lavoro e svago, ovvero tra luoghi di produzione e di consumo della merce così da ridurre le distanze dello spostamento (soprattutto in auto, aereo e nave). Si parla poi dello shift modale, che significa rendere più intermodale la movimentazione delle merci e più affidabile e dunque preferibile il trasporto pubblico per le persone. Infine, si guarda a migliorare le motorizzazioni, rendendole sempre più efficienti e meno inquinanti.
Dall’8 all’11 maggio a Fiera Milano, questi approcci si concretizzeranno nell’offerta di 500 aziende da più di 20 Paesi che parteciperanno a Transpotec Logitec e NME e, attraverso il racconto della loro innovazione, contribuiranno a diffondere quel cambio di prospettiva e quella consapevolezza di cui il settore ha bisogno per evolvere.
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